Reconéctate con tu cultura

SCIENTIFIC PARTNERS

Olimpia NIGLIO SORIENTE | ICOMOS| EdA International Research Center, Italy

Victoria VIVANCOS RAMÓN| Director | UNESCO Chair: Forum University and Heritage, Spain

Uberto DI REMIGIO, President | Fondazione Štěpán Zavřel, Sarmede (Treviso), Italy

Maurizio DI STEFANO President | ICOMOS ITALIA |

Alberto MARTORELL| FACTOR CULTURA | Past President ICOMOS PERU, Peru

José Carlos HAYAKAWA CASAS President | ICOMOS PERU |

Salvatore CUSUMANO | INSA | Istituto Nazionale Sostenibile Architettura | Italy

Anche il nostro Istituto firma la lettera…400 scienziati scrivono a Conte e Mattarella per un paese sostenibile dopo Covid-19

Egregio Presidente,
Voglio innanzitutto ringraziarLa per il lavoro che sta facendo e per il coraggio che ha mostrato in
una situazione emergenziale.
Il post pandemia che cominciamo ad intravedere richiede già da oggi uno sforzo congiunto,
cooperativo, aggregativo e sinergico per ridefinire leconomia in chiave circolare e per disegnare un
nuovo modello di sviluppo rigenerativo che veda partecipi tutte le forze produttive e il capitale
umano del Paese.
La grande sfida futura è sviluppare quanto è più bello ed essenziale a una vita veramente sana,
proteggendo il pianeta, i suoi ecosistemi, la sua biodiversità, che, nell’insieme, rappresentano il bene
comune di tutta l’umanità.
Per uscire dalla crisi serviranno importanti investimenti pubblici, atti a sostenere le aziende pronte
ad abbandonare i precedenti e superati modelli produttivi. Del resto, chi non sarà pronto alla sfida
che la pandemia ha reso ancora più urgente, sarà presto messo in seria crisi dalla svolta epocale
prevista dal New Green Deal in Europa.
È prioritario, quindi, per far ripartire leconomia in Italia, mettere in primo piano la transizione
ecologica, ovvero nuove modalità di vivere, alimentarsi, consumare e produrre, che
rappresenteranno il cuore di questa auspicata rinascita umana, culturale, sociale, economica ed
ecologica.
Le nazioni che per prime assumeranno questo obiettivo nel riorganizzare la propria produzione
renderanno la loro economia più competitiva e solida già nell’immediato futuro.
Per maturare questa saggezza e raggiungere questi obiettivi lungimiranti si devono innovare scelte e
modalità di consumo, prodotti, luoghi e metodi di produzione, anche in relazione allo sfruttamento
del capitale naturale della Terra.
Tutto ciò richiede una strategia rispettosa della natura e delle persone. Serve, a questo fine,
una regia più forte dello Stato, che riesca a valorizzare le potenzialità degli Enti di Ricerca e delle
Università che possono contribuire in modo forte e coordinato ad un’innovazione partecipata.
Serve un Piano Nazionale per il trasferimento delle conoscenze scientifiche alle imprese,
dalle grandi alle piccolissime imprese. In particolare, queste ultime, così diffuse in Italia, rimangono,
spesso, ai margini dei processi di trasferimento di conoscenze scientifiche che, fino a ora, anche
quando avviene, è raramente coerente con i principi di compatibilità ambientale e di sviluppo
sostenibile.
Ora siamo nelle condizioni per avviare nuovi processi di riconversione dell’economia, sia a terra
sia in mare (green & blue economy).
Dobbiamo mirare sempre più a una gestione responsabile e sostenibile del capitale naturale,
patrimonio di tutti, cui è strettamente associato quello culturale, unico al mondo.
Di seguito 10 idee concrete in 10 settori chiave per la ripartenza:
AGRIFOOD E PRODOTTI BIO: promuovere Italian food ecosostenibile, biologico, diversificato,
recuperando le aree ‘marginali’ (p.es., transizione da allevamenti e colture industriali a una nuova
zootecnia di qualità, anche per prevenire future epidemie/pandemie; incentivazione agro-bio-food in
aree agricole interne abbandonate o in via di abbandono).
CITTA VERDI: sottrarre le periferie e le aree industriali periurbane alla cementificazione selvaggia
che sta divorando 2 metri quadri di territorio italiano al secondo; costruire solo sul costruito,
ripristinare edifici abbandonati; valorizzare i centri storici, promuovere lUrban Nature (p.es., un
piano per il verde urbano per tutti i comuni, unitamente alla realizzazione di foreste urbane nelle
grandi città e un piano per la revisione di leggi urbanistiche e incentivi alla ristrutturazione delle
periferie urbane).
ENERGIE RINNOVABILI: attivazione immediata del Piano Nazionale Integrato per l’Energia con la
priorità relativa alle energie rinnovabili (p.es., un piano per superare il 50% del fabbisogno
energetico con rinnovabili entro il 2030).
CAMBIAMENTI CLIMATICI: un piano straordinario per la riduzione delle emissioni climalteranti,
per la mitigazione degli impatti e l’adattamento ai cambiamenti climatici (p.es., un piano
d’investimenti per l’attuazione di misure di adattamento ai e mitigazione dei cambiamenti climatici).
TURISMO SOSTENIBILE: rilancio dell’offerta turistica sostenibile blu e verde del nostro paese,
con offerte ecologiche e innovative che promuovano l’immagine dell’Italia come paese di cultura e
bellezza (p.es., un piano per l’estensione temporale del turismo, distribuendolo su 12 mesi all’anno,
anche con piani per il godimento delle ferie nel pubblico impiego e accordi con il mondo della
scuola).
LOTTA ALL’INQUINAMENTO E PREVENZIONE DEI RISCHI PER LA SALUTE: un piano
straordinario nazionale per la bonifica dei siti contaminati e la drastica riduzione dell’inquinamento
dell’aria, dell’acqua e dei suoli, la riconversione delle aree industriali dismesse (p.es., siti di
interesse nazionale, conversione di impianti in città industriali come Genova, Napoli, Taranto tra le
altre).
BIODIVERSITA’ E RESTAURO AMBIENTALE: rilancio del Piano Nazionale per la Biodiversità,
con estensione delle aree protette terrestri e marine e la creazione di efficaci reti ecologiche,
riducendo drasticamente la frammentazione del territorio e il consumo di suolo e tutelando la
ricchezza della biodiversità del nostro paese (p.es., Piano nazionale per il restauro e ripristino degli
ecosistemi terrestri e marini degradati nell’ambito del decennio UN 2021-2030 sul Restauro degli
Ecosistemi Ecosystem restoration).
RISORSE BLU: incentivare la Blue Growth e la Blue Economy, ovvero l’economia del mare e la
pesca eco-sostenibile, con la creazione di una carta vocazionale dei mari italiani in grado di
promuovere l’economia sostenibile del mare alla luce del decennio UN 2021-2030 “Ocean science
for a sustainable development” (p.es., transizione ecologica della pesca, valorizzazione del Cluster
Nazionale Blue Italian Growth, proibizione del deep-sea mining nel Mediterraneo).
RICERCA e FORMAZIONE: rilancio della ricerca pubblica e privata sostenuta dal contributo di
Enti Pubblici di Ricerca ed Università per aumentare cultura e competitività del Paese.
Insegnamento dei principi dell’ecologia e degli obiettivi di sviluppo sostenibile nella scuola
dell’obbligo (p.es., Piano straordinario per promuovere le brevettazioni e il trasferimento tecnologico
con collaborazione tra Enti Pubblici di Ricerca-Università e Imprese per soluzioni innovative volte
alla riduzione dell’inquinamento; piano per la formazione degli insegnanti sui temi della ecologia e
sostenibilità ambientale; modifica dei piani di studio).
INNOVAZIONE GREEN PER LA SOSTENIBILITÀ E IL BENESSERE: promuovere lo sviluppo di
Green e Blue technologies in grado di valorizzare le industrie e il mondo produttivo in chiave
sostenibile e per lo sviluppo di politiche ambientali. Creazione di strutture, infrastrutture e network
tra parti sociali, imprenditoriali, gruppi industriali, ricerca e territorio per lo sviluppo di strategie e
pratiche per la promozione dello sviluppo sostenibile e del benessere sociale e della salute
attraverso l’approccio ‘One Health’ (p.es., incentivazione dell’industria 4.0 su attività industriali
eco-compatibili e sull’economia circolare, commuting a impatto zero, alimentazione mediterranea,
piano per lo sport cittadino).
Nella speranza che le proposte costruttive, aperte e volte al futuro, possa trovare considerazione o
accoglienza, è gradita l’occasione di porgere i più cordiali e rispettosi saluti ed auguri di buon lavoro.
Roberto Danovaro, Presidente Stazione Zoologica Anton Dohrn
Elenco dei primi firmatari
Roberto Danovaro, Presidente Stazione Zoologica Anton Dohrn
Carlo Petrini, Presidente Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Silvio Greco, Presidente Consiglio Scientifico Ambiente-Mare, Coldiretti
Aurelia Sole, Rettore Università della Basilicata
Anna Fano, Presidente Società Italiana Ecologia, Ordinario Università di Ferrara
Enrico Alleva, Presidente FISNA, Fed. Italiana Scienze Natura e Ambiente, Accademico dei Lincei
Sauro Longhi, Presidente GARR, già Rettore Università Politecnica delle Marche
Antonio Uricchio, Presidente comitato scientifico SIMA, Società Italiana Medicina dellAmbiente (già
Rettore Università di Bari).
Annibale Mottana, Presidente Accademia delle Scienze detta dei XL
Nicola Casagli, Presidente Istituto Nazionale Oceanografia e Geofisica Sperimentale (INOGS)
Carlo Doglioni, Presidente Istituto Nazionale Geofisica e Vulcanologia (INGV)
Nichi DAmico, Presidente dellIstituto Nazionale di Astrofisica (INAF)
Anna Maria Ajello, Presidente INVALSI, Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di
istruzione e di formazione.
Sebastiano Fadda, Presidente INAPP, Istituto Nazionale per lAnalisi delle Politiche Pubbliche
Gian Carlo Blangiardo, Presidente ISTAT, Istituto nazionale di statistica
Francesco Priolo, Rettore Università di Catania
Riccardo Valentini, Premio Nobel per IPCC, Università della Tuscia
Fabio Trincardi, Direttore Dipartimento Terra e Ambiente, CNR
Roberto Bassi, Biotecnologo, Università di Verona, Accademico dei Lincei
Gianfranco Bologna, Direttore Scientifico WWF Italia
Pietro Brandmayr, Presidente dellUnione Zoologica Italiana ETS
Antonio Pusceddu, Presidente Associazione Italiana Oceanografia e Limnologia, Università Cagliari
Gianni Russo, Presidente Società Italiana di Biologia Marina
Adriana Albini, Direttore Scientifico MultiMedica Onlus, Milano
Andrea Pieroni, Rettore dellUniversità di Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Antonio Mingozzi, Prof. direttore Parco Nazionale Gran Paradiso
Mauro Gallegati, Macroeconomista, Università Politecnica delle Marche
Domenico Delli Gatti Prof. Economia Politica, Università Cattolica Milano
Ferdinando Boero, Presidente Fondazione Dohrn, Napoli
Luca Crescenzi, Presidente dellIstituto Italiano di Studi Germanici
Giovanni Bondi Presidente Indire Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa
Carlo Gaudio, SubCommissario CREA per l’Attività Scientifica
Sandra Savaglio, Assessore allistruzione e alla Ricerca Scientifica Regione Calabria, Prof. Ordinario
Paola Del Negro, Biologa, Direttore Generale OGS
Pier Luigi Zinzani, Prof. Ordinario di Ematologia Università di Bologna
Marco Candela, Prof., Dipartimento di Farmacia e Biotecnologie, Università Bologna
Nunziacarla Spanò, Biologa, Delegata del Rettore, Università di Messina
Barbara Nicolaus, Direttore ICB CNR
Lucio Lucadamo, Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra, Università della Calabria
Pier Giorgio Ardeni, Prof. Economia politica e dello sviluppo, Università di Bologna
Raffaella Alò, Ricercatore, Dip. Best UNICAL, CdS Sc Naturali
Giovanni Aramini, Dirigente, Dip. Ambiente, Regione Calabria
Maria Pia Bernasconi, Prof. Associato, Dip. Best, UNICAL, CdS Sc Naturali
Teresa Bonacci, Ricercatore, Dip. Best, UNICAL, CdS Sc Naturali
Elvira Brunelli, Prof. Associato, Dip. Best, UNICAL
Radiana Cozza, Prof. Associato Dip. Best, UNICAL, CdS Biodiversità e Sistemi Naturali
Alessandra Crispini, Prof. Ordinario, Direttore Dip CTC-UNICAL
Antonio Di Franco, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn (PA)
Emilia Furia Ricercatore, Dip. CTC, UNICAL
Romina Fusillo, Docente Dip. Best, UNICAL
Luana Gallo, Ricercatore Dip. Best, UNICAL, CdS Sc Naturali
Marilina Gualtieri, Prof. Dip. Matematica e Informatica-UNICAL
Sandra Imbrogno, Prof. Dip. Best-UNICAL- CdS Sc Naturali
Mauro Francesco La Russa, Prof. Dip Best, UNICAL, CdS Biodiversità e Sistemi Naturali
Floriana Manotavano, Dip. Best
Silvia Mazzuca, Prof. Associato, Dip-CTC- CdS Biodiversità e Sistemi Naturali
Daniela Pellegrino, Ricercatore, Dip. Best-UNICAL
Amalia Piro, Docente Dip-CTC
Emilio Sperone, RTD-B, Dip. Best, UNICAL, CdS Sc Naturali
Sandro Tripepi Prof. Ordinario Dip. Best-UNICAL- CdS Sc Naturali
Diego Rubolini, Prof. Associato di Ecologia, Università degli Studi di Milano
Letizia Marsili, Prof. Associato, Università di Siena
Andrea Binelli, Prof. Ordinario di Ecologia, Università degli Studi di Milano
Marco Milazzo, Prof. Associato di Ecologia, Università di Palermo
Mariachiara Chiantore, Prof. Associato BIO07, DiSTAV-Università di Genova
Agnese Marchini, Prof. Associato in Ecologia, Università di Pavia
Maria Laura Carranza, Prof. Associato di Ecologia, Università degli studi del Molise
Luciana Migliore, Prof. Associato, Università Tor Vergata Roma
Antonio Dell’Anno, Prof. Ordinario di Ecologia, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Marcello Vitale, Prof. Associato, Dip Biologia Ambientale, Università degli Studi Sapienza, Roma
Francesca Bona, Prof. Associato Ecologia, Università di Torino, Centro Alpstream
Paolo Tremolada, Prof. di Ecologia, Università degli Studi di Milano
Danilo Russo, Prof. di Ecologia, Dip. Agraria, Università degli studi di Napoli Federico II
Antonio Finizio, Prof. Associato, Università degli Studi di Milano Bicocca
Giulia Maisto, Prof. Associato, Dip di Biologia, Università degli Studi di Napoli Federico II
Valerio Matozzo, Prof. Associato, Dip. di Biologia, Università di Padova
Gianluca Sara, Prof. Ordinario di Ecologia, Università Degli Studi di Palermo
Pier Paolo Franzese, Prof. Associato BIO/07, Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
Teresa Bottari, Ricercatore, Irbim, CNR- Messina
Stefano Fenoglio, Prof. Associato BIO/05 Zoologia, DBIOS Università degli Studi di Torino
Fabio Pranovi, Prof. Associato, Università Ca Foscari di Venezia
Flora Angela Rutigliano, Prof. Ordinario di Ecologia, DiSTABiF, Università degli Studi della
Campania
Concetta Gugliandolo, Prof. Ordinario di Ecologia, CHIBIOFARAM, Università degli Studi di Messina
Irene Petrosillo, Prof. Associato di Ecologia, Università del Salento
Lucia Santorufo, Ricercatrice, Università di Napoli Federico II
Carlo Blasi, Prof. Emerito di Ecologia Vegetale, Sapienza Università di Roma
Fausto Manes, Prof. Ordinario, Sapienza Università di Roma
Marina Antonia Colangelo, Ricercatore, Università di Bologna
Sebastiano Calvo, Prof. Ordinario di Ecologia Applicata e VIA, Università di Palermo
Antonietta Fioretto, Prof. Ordinario di Ecologia, lUniversità degli Studi della Campania
Giuseppe Nascetti, Prof. Ordinario Ecologia, Dip Scienze Ecol e Biologiche, Università della Tuscia
Simone Fattorini, Prof., Dip Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze Vita e Ambiente, Università
dell’Aquila
Nicolas Romillac, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Valeria Rossi, Prof. Associato, Università di Parma
Simone Mirto, Primo Ricercatore, IAS-CNR, Palermo
Carlo D’Ippoliti, Prof. Associato, Sapienza Università di Roma
Alberto Basset, Prof. Ordinario di Ecologia, Università del Salento (CNR-IRET / LifeWatch ERIC)
Marco Bartoli, Prof. Associato in Ecologia, Università di Parma
Orazio Romeo, Ricercatore Senior, Università di Messina
Daniele Canestrelli, Prof. Ordinario di Ecologia, Università della Tuscia
Omar Di Stefano, RTD-B, Dipartimento MIFT, Università di Messina
Carlo Calfapietra, Direttore dell’Istituto di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (IRET), CNR
Caterina Faggio, Prof. Associato, Chi Bio Far Am, Università di Messina
Roberto Carlucci, Prof. Associato di Ecologia, Dipartimento di Biologia Università di Bari
Giulia Ceccherelli, Prof. Associato di Ecologia, Dip Chimica e Farmacia, Università di Sassari
Carlo Cerrano, Prof. Ordinario Zoologia, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Massimiliano Bottaro, Ricercatore III Livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Carlo Pipitone, Ricercatore, CNR-IAS
Serenella Cabiddu, Ricercatore, Dip. Scienze della Vita e dellAmbiente, Università di Cagliari
Luca Appolloni, Ecologia Marina, Università degli studi di Napoli Parthenope
Gianfranco DOnghia, Ordinario Ecologia, Università degli Studi di Bari Aldo Moro,
Ivan Guala, Ricercatore, Fondazione IMC Centro Marino Internazionale (Oristano)
Cristina Ingarao, Tecnico professionista in ecologia e biologia marina, Arta Abruzzo
Angelo Cau, Zoologo, Prof. Emerito, Università di Cagliari
Renato Chemello, Ecologo, Dip. Scienze della Terra e del Mare, Università di Palermo
Mario Maiolo, Dipartimento di Ingegneria dellAmbiente (DIAm), Università della Calabria
Livio Favaro, Ricercatore, Dip. Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Università degli Studi di
Torino
Sarah Caronni, Assegnista di ricerca, Dip Scienze dellAmbiente e della Terra, Università di Milano
Bicocca.
Daniela Baldantoni, Prof. Associato Ecologia, Dip Chimica e Biologia, Università degli Studi di
Salerno
Valeria Mezzanotte, Prof. Associato, DISAT, Università degli Studi di Milano Bicocca,
Giovanni Sicoli, PhD, DiBEST, Università della Calabria
G. Damiana Costanzo, Prof. Ordinario Statistica, Unical
Giovanni Fanelli, Responsabile di Sede CNR-IRSA, Taranto
De Francesco Anna Maria, Prof. Dip. Biologia, Ecologia e Scienze della Terra, Università della
Calabria
Laura Corradi, Ricercatore, Dipartimento Scienze Politiche e Sociali, Università della Calabria
Dan Chamberlain, Prof. Ecologia, Università degli Studi di Torino
Rocco Dominici, Ricercatore geologo, Università della Calabria
Antonio, Di Guardo, Prof. Associato Università degli Studi dellInsubria, Como
Marino Gatto, Prof. di Ecologia, Politecnico di Milano
Letterio Guglielmo, Research Fellow, Stazione Zoologica di Napoli
Irene Piccini, PhD, Dip. Scienze della Vita e dei Sistemi Biologici, Università di Torino
Serena Savoca, Dip. Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche Ambientali, Università Messina
Sandro Bertolino, Prof. Dip di Scienze della Vita e dei Sistemi Biologici, Università di Torino
Barbara Mussi Presidente Oceanomare Delphis
Teresa Romeo, Primo Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Stefania Pinna, Fondazione IMC (OR)
Valentina Gnisci, MIUR-docente precario Matematica e Scienze
Cinzia Corinaldesi, Prof. Associato, Università Politecnica delle Marche
Daniele Arduini, Borsista, Università del Salento
Elisabetta Damiani, Ricercatore, Università Politecnica Delle Marche
Emilia Sicilia, Prof. Dipartimento di Chimica e Tecnologie Chimiche, Università della Calabria
Maria Flavia Gravina, Ricercatore in Ecologia, Dip di Biologia, Università di Roma “Tor Vergata”
Rosanna Floris, Ph.D., afferente alla Società Italiana Biologia Marina
Cristina Gambi, Prof. a contratto, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Gianluca Agostinelli, Prof. a contratto, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Chiara Papetti, Prof. Associato, Dipartimento di Biologia, Università di Padova
Maria Grazia Ortore, Ricercatrice, Università Politecnica delle Marche
Edoardo Casoli, Università degli Studi di Roma La Sapienza
Simone Bava, Direttore dellArea Marina Protetta Isola di Bergeggi (SV)
Giovanna Cristina Varese, Prof. Dip Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Università di Torino
Ester Cecere, Primo Ricercatore, Consiglio Nazionale delle Ricerche
Daniele Porretta, Prof. Associato di Ecologia, Sapienza Università di Roma
Silvia Bianchelli, RTD-B, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Rossana Morabito, Prof., Dip Scienze Chimiche, Biol, Farmace Amb, Università di Messina
Emanuela Fanelli, Prof. Associato, DISVA, Università Politecnica delle Marche, Ancona
Roberto Ambrosini, Prof. di Ecologia, Dip Scienze e Politiche Ambientali, Università di Milano
Raoul Manenti, Ricercatore zoologo, Università degli Studi di Milano
Stella Agostini, Prof. Tecnica Pianif. Urbanistica, Dip Scienze Politiche Amb, Università di Milano
Tomaso Fortibuoni, Ricercatore, Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA)
Marzio Galeotti, Prof. di Economia Politica, Università degli studi di Milano
Martina Gaglioti, CMCC@Ca’Foscari di Venezia
Francesco Regoli, Prof Ordinario, Direttore DISVA, Università Politecnica delle Marche
Francesca Beolchini, Prof Ordinario Teoria Sviluppo Processi Chimici, Università Politecnica delle
Marche
Adriana Canapa, Prof. Associato, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Angela Rita Mauceri, Prof. Ordinario, Università di Messina
Luisella Verotta, Ricercatore, Dip. Scienze ambientali e politiche, Università di Milano
Anna Occhipinti, Professore Ordinario di Ecologia, Università di Pavia
Maria Elena Bruni, Ricercatore Unical
Riccardo Cattaneo-Vietti, Prof. Ordinario, DISTAV, Università di Genova
Vincenzo Parino, Ricercatore, Università di Messina
Beatrice Nervo, Dip Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi, Università degli Studi di Torino
Luisa Nicoletti, ISPRA
Mario Pestarino, Prof. a contratto, DISTAV, Università di Genova
Sabina Passamonti, Dr. med. PhD, Università di Trieste
Leonardo Langone, Dirigente di ricerca CNR
Jacopo Aguzzi, Ricercatore CNR, affiliato, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Antonio Trincone, Primo ricercatore, CNR, Istituto di Chimica Biomolecolare Napoli
Antonella Bandiera, Ricercatore, Università degli Studi di Trieste, Dip. di Scienze della Vita
Maria Cristina Gambi, Primo Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Napoli
Gian Luigi Russo, Dirigente di Ricerca, Istituto Scienze dell’Alimentazione – CNR
Rita Marino, Tecnologo, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Alessandra Pagliarani, Prof. Associata, DIMEVET, Alma Mater Studiorum-Università di Bologna
Adriano Martinoli, Prof. di Zoologia e Conservazione della Fauna, Università degli Studi dellInsubria
Maria Vallisneri, Prof. aggregato di Zoologia, BiGeA, Università di Bologna,
Katrin Schroeder, Primo Ricercatore, CNR Istituto di Scienze Marine (ISMAR), Venezia.
Simonetta Fraschetti, Prof. Ordinario, Università di Napoli Federico II
Luigi Musco, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Concettina Galati, Ricercatrice, Università della Calabria
Imma Castellano, Ricercatore III livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Fabio Marino, Prof. Ordinario Ittiopatologia e tecniche diagnostiche, università degli studi di
Messina
Alessia Giannetto, Ricercatore, Università di Messina
Simonepietro Canese, Tecnologo, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Barbara Calcinai, Prof Associato, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Letizia Sion, Ricercatrice, Dip. di Biologia, Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”
Lucia Baldi, Prof. Associato, Università di Messina
Antonietta Rosso, Prof. Ordinario, Università di Catania
Stefania Marzorati, Dip Scienze e Politiche Ambientali, Università degli Studi di Milano
Anna Maria Mannino, Ricercatore, Università di Palermo
Diego Vicinanza, Prof. Associato di Ingegneria Costiera, Università della Campania
Marco Guida, Prof. Ordinario di Igiene Generale ed Applicata, Università degli Studi di Napoli
Federico II
Franco Rubino, Prof. Ordinario, Dip Scienze Aziendali e Giuridiche, Unical
Erika Cione, Assistant Professor of Applied Biochemistry and Molecular Biology, Unical
Manuela Stranges, Ricercatore in Demografia, Unical
Simona Cortellesi, consulente bancario Retail
Monia Renzi, Prof. Associato BIO/07, Università degli Studi di Trieste
Donata Canu, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale OGS
Adele Cutignano, Ricercatore, Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR)
Stefania Puce, Prof. Associato, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Eugenia Rita Lauriano, Ricercatore, Dipartimento Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche ed
Ambientali Università degli Studi di Messina
Isabella Buttino Ricercatrice ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale
Nicola Olivieri, docente, Facoltà di Bioscienze dellUniversità degli studi di Teramo
Giovanna Romano, Ricercatore, Dip. Biotecnologie Marine, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Giangiacomo Beretta, Dipartimento di Scienze e Politiche Ambientali, Università degli Studi di
Milano
Maria Cristina Fossi, Prof. Ordinario Ecotossicologia, Università di Siena
Agatino Manganaro Prof. Ecologia Università di Messina.
Giuseppe Barbiero, Ricercatore Ecologia (BIO/07), Università della Valle dAosta
Simone Libralato, Ricercatore Ecologia Marina, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica
Sperimentale
Tomas Morosinotto, Prof. Ordinario Fisiologia vegetale, Dip Biologia, Università di Padova
Mauro Sinopoli, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn (sede di Palermo)
Antonia Granata, Prof. Associato, Università di Messina
Leonardo Tunesi, Dirigente di Ricerca, Responsabile Area Tutela Biodiversità, Habitat e Specie
Marine Protette, ISPRA
Simonetto Serra, Ricercatore del Servizio Risorse Ittiche dellAGRIS (Agenzia della Regione
Sardegna per la ricerca in Agricoltura)
Ernesto Azzurro, Ricercatore IRBIM CNR-Ancona
Maria Costantini, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Napoli
Alessandra Gagliardi, Zoologa, Università degli Studi dellInsubria
Antonella Petrocelli, Ricercatore, CNR-IRSA, Taranto
Giovanna D’Angelo, Prof. Associato, Dip. Scienze Matematiche e Informatiche, Scienze Fisiche e
Scienze della Terra, Università di Messina
Michela Giusti, Ricercatore, ISPRA
Irene Paterniti, RTD-B Farmacologia (SSD BIO/14), Dip. Scienze Chimiche, Biologiche,
Farmaceutiche ed Ambientali, Università degli Studi di Messina
Graziano Pesole, Prof. Ordinario di Biologia Molecolare dell’Università di Bari “A. Moro”, associato
del IBIOM-CNR e Direttore del Nodo Italiano dell’Infrastruttura di Ricerca Europea per le Scienze
della Vita
Emanuela Esposito, Prof. Ordinario Farmacologia (SSD BIO/14), Dip. Scienze Chimiche, Biologiche,
Farmaceutiche ed Ambientali, Università degli Studi di Messina
Assunta Biscotti, RTD-B, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Elisabeth Kubin, Assegnista di ricerca, OGS
Milva Pepi, Ricercatore, Dip Ecologia Marina Integrata, Centro Ricerche Marine di Fano, Stazione
Zoologica Anton Dohrn
Clara Urzi, Prof. Associato SSD BIO/19, Università di Messina
Salvatore DAniello, Primo Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dorhn Napoli
Caterina Missero, Biologia Molecolare, Università di Napoli Federico II e CEINGE Biotecnologie
Avanzate
Relini Giulio, Prof. Ordinario di Ecologia (in pensione), Università degli studi di Genova
Carmen Arena, Prof Associato, Dip Biologia, Università degli Studi di Napoli Federico II
Stanislao Bevilacqua, Docente Ecologia e Biologia Marina, Dip Scienze della Vita, Università di
Trieste
Alessandra Conversi, Primo Ricercatore, ISMAR, CNR
Marcella Di Bella, Assegnista di ricerca, INGV –Palermo
Salvatore Savasta, Prof. Associato in fisica della materia, MIFT, Università di Messina
Valentina Esposito, ricercatore TD, OGS
Marco Bertolino, Ricercatore, DISTAV, Università degli Studi di Genova
Giovanni DAnna, Dirigente di Ricerca, Istituto Impatti Antropici e Sostenibilità Amb Marino, CNR.
Adriana Zingone, Dirigente di Ricerca, Stazione Zoologica Anton Dohrn, Napoli
Rocco Auriemma, Ricercatore, Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale
Fabio Crocetta, Ricercatore Stazione Zoologica Anton Dohrn
Gianluca Piovesan, Prof. Ordinario selvicoltura e assestamento forestale, Dafne Università Tuscia
Gioele Capillo, Ricercatore, Dip Scienze Veterinarie, Università degli Studi di Messina.
David Costantini, Prof. Ordinario, Muséum National dHistoire Naturelle di Parigi
Daniela Pessani, Prof. a contratto, Dip. Scienze della vita, Università di Torino
Tiziana Cappello, Ricercatore, Università di Messina
Monica Montefalcone, Ricercatore, DISTAV, Università degli Studi di Genova
Roberto Silvestri, Biologo della Pesca, Centro Interuniversitario di Biologia Marina CIBM, Livorno
Angela Sardo, Tecnologo III livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Emilio de Domenico, Prof. Ordinario di Ecologia, Università di Messina
Daniela Prevedelli Università di Modena e Reggio Emilia
Alessandro Chiarucci, Prof. Ordinario, Alma Mater Studiorum – Università di Bologna
Silvia Seracini, Università Politecnica delle Marche
Laura Sadori, Prof. Ordinario, Dipartimento di Biologia Ambientale, Università di Roma, Sapienza
Maria Beatrice Bitonti, Prof. Ordinario di Botanica in quiescenza, Università della Calabria
Bruno Massa, Prof. Ordinario di entomologia generale e applicata (in pensione), Università di
Palermo
Francesca Strano, School of Biological Sciences, Victoria University of Wellington, NZ
Mattia Tonelli, Prof. Supplente di Matematica e Scienze; Professore a contratto, Università di Urbino
Irene Pellegrino, RTD-A in Zoologia, Università Piemonte Orientale
Alberto Castelli, Prof. Ordinario di Ecologia, Università di Pisa
Maurizio Biondi, Prof. Ordinario di Zoologia, Dip. Medicina clinica, Sanità pubblica, Scienze della
Vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila
Maria Maisano, Prof. Associato, Università degli Studi di Messina
Gianfranco Santovito, Ricercatore, Università degli Studi di Padova
Matteo Montagna, Prof. Associato AGR/11 DiSAA Università degli Studi di Milano
Campagna Sebastiano, Prof. Ordinario di Chimica Fisica, Università di Messina
Omar Rota Stabelli, Ricercatore confermato indet., Istituzione Fondazione Edmund Mach
Sugni Michela, Prof. Associato BIO05, Università degli Studi di Milano
Cristina Miceli, Prof. Ordinario BIO/06, Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, Università di
Camerino
Tosca Ballerini, Coordinatrice scientifica Expédition MED
Marco Alberto Bologna, Prof. Ordinario Zoologia, Università Roma Tre, Direttore del Dipartimento di
Scienze dellUniversità Roma Tre, Presidente del Comitato Scientifico per la Fauna dItalia, Membro
Ordinario dellAccademia nazionale italiana di Entomologia, Vice Presidente dellAssociazione romana
di Entomologia, Consigliere della Società entomologica Italiana
Valerio Sbordoni, Prof. Accademia Nazionale delle Scienze
Maria Balsamo, Prof. Ordinario di Zoologia, Università di Urbino
Giambruno Martinucci, socio U.Z.I. già Prof. ordinario di Zoologia, Università degli Studi di Padova
Claudia Ricci, già Prof. Ordinario di Zoologia, Facoltà di Agraria, Università deli Studi di Milano
Giorgio Bavestrello, Prof. Zoologia, Dip. Scienze della Terra, dellAmbiente e della Vita, Università
degli Studi di Genova
Pierangelo Luporini, Prof. emerito Zoologia, Università di Camerino
Lara Maistrello, Prof. Associato In Entomologia Generale ed Applicata, Università di Modena e
Reggio Emilia
Paola Vittorioso, Ricercatore a tempo indeterminato, Sapienza Università di Roma
Guidi Loretta, Ricercatore a tempo indeterminato BIO/05, Università di Urbino
Luigi Maiorano, RTD-B, Dip. Biologia e Biotecnologie “Charles Darwin”, Università di Roma “La
Sapienza”
Cataldo Pierri, Ricercatore Dipartimento di Biologia, Università di Bari
Fiorentina Ascenzioni, Prof. Associato, Sapienza Università di Roma
Francesco Ferretti, Professore Associato di Zoologia, Università di Siena
Stefano Schiaparelli, Professore Associato (Zoologia), Università degli Studi di Genova
Federica Semprucci, RTD-B, Università di Urbino
Pierfilippo Cerretti, Prof. Associato di Zoologia, Sapienza università di Roma
Alessandro Bruno Biscaccianti, Entomologo libero professionista
Marzia Bo, Ricercatore di Zoologia, Università degli Studi di Genova
Loris Galli, Ricercatore confermato di Zoologia (Bio/05), Università degli studi di Genova
Laura Núñez Pons, Ricercatrice III livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Andrea Balduzzi, Ricercatore (in pensione), ssd BIO/05, DISTAV, Università degli Studi di Genova
Anna Di Cosmo, Prof. Ordinario di Zoologia, Università di Napoli
M. Elena Miranda Banos, Prof. Associato, Università di Roma Sapienza
Marco Curini-Galletti, Prof. Ordinario Zoologia, Università di Sassari
Giuliana Allegrucci, Prof. Associato di Zoologia, Dip Biologia, Università di Roma Tor Vergata
Sergio Balzano, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Alessandro Miani, Prof Aggregato, università degli Studi di milano
Donato Giovanelli, RTD-B, Università degli Studi di Napoli Federico II
Sara Di Pietro, Referente per la Didattica, Personale tecnico-amministrativo, Dip Biologia e
biotecnologie C. Darwin, Sapienza
Valentina Asnaghi, RTD-A, DISTAV, Università degli Studi di Genova
Diego Fontaneto, Ricercatore CNR
Massimo Blonda, Biologo, Ricercatore CNR-IRSA
Renata Denaro, Ricercatrice IRSA-CNR
Aldo Marchetto, Ricercatore CNR Istituto di Ricerca sulle Acque Verbania
Stefano Mammola, Ricercatore, Istituto di Ricerca sulle Acque, CNR.
Piero Guilizzoni, Ricercatore associato senior, CNR IRSA Verbania
Gianni Tartari, Ricercatore, Water Research Institute (IRSA-CNR)
Alfieri Pollice, Dirigente di ricerca, IRSA CNR
Rosaria Lauceri, Ricercatrice, CNR-IRSA sede di Verbania
Ciampittiello Marzia, Ricercatrice al CNR IRSA sede di Verbania
Annamaria Zoppini, Ricercatrice al CNR IRSA sede di Verbania
Rosario Mosello, Ricercatore Associato, CNR, Verbania Pallanza
Emanuele Romano, Ricercatore, Istituto di Ricerca sulle Acque, CNR
Francesca Cima, Prof. Associato Anatomia Comparata e Citologia, Dip. Biologia, Università di
Padova
Rosaria Lauceri, Ricercatrice CNR-IRSA sede di Verbania
Sabrina Lo Brutto, Prof. Associato Università degli Studi di Palermo
Ulisse Cardini, Ricercatore III livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Simonetta Corsolini, Ricercatore confermato, Università di Siena
Angela Marino, Prof. Associato, Di. Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali,
Università degli Studi di Messina
Pierluigi Viaroli, Prof. Ordinario di Ecologia, Dip. Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità
Ambientale, Università degli Studi di Parma
Paolo Favali, ex-Direttore di Ricerca INGV, Associato di Ricerca INGV, Coordinatore della JRU
EMSO-Italia, EMSO ERIC Strategic and Funding Advisory
Elisabetta Tosti, Primo ricercatore Stazione Zoologica Anton Dohrn
Franco Fassio, Ricercatore in EcoDesign e Circular Economy for Food, Università degli Studi di
Scienze Gastronomiche di Pollenzo
Giovanni Chimienti, Ricercatore, Dip. di Biologia, Università degli Studi di Bari
Marco Borra, Primo tecnologo, Direttore di Dipartimento, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Valerio Funari, Ricercatore, Dip. Scienze del Sistema Terra e Tecnologie per lambiente, ISMAR-CNR
Maria Vittoria Modica, Ricercatore Stazione Zoologica Anton Dohrn
Adriana Vallesi, Prof. Associato in Zoologia, Università di Camerino
Carmen Rizzo, Ricercatore III Livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Fiorenza De Bernardi, già Prof. Ordinario di Zoologia, Università degli studi di Milano
Aniello Russo Senior Scientist NATO Center for Maritime Research and Experimentation
Nicola Armaroli, Dirigente di Ricerca, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Bologna
Vincenzo Saggiomo Dirigente ricerca, Fondazione Dohrn, Napoli
Romolo Fochetti, Prof. Associato di Zoologia, Università della Tuscia, Viterbo
Giacomo Zagami Prof. Associato, Università di Messina
Maria Luisa Chiusano, Prof. Associato, Università degli Studi di Napoli e Ricercatore Associato
Stazione Zoologica Anton Dohrn
Claudio Lardicci, Prof. Associato di Ecologia, Dip. Scienze della Terra, Università di Pisa
Chiara Lauritano, Ricercatore III livello, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Luciano, Bani, Ricercatore, Università Milano-Bicocca
Marco Lo Martire, Prof. a contratto, DISVA, Università Politecnica delle Marche
Eugenio Rastelli, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn
Michael Tangherlini, Ricercatore, Stazione Zoologica Anton Dohrn

Salvatore Cusumano, Presidente Istituto Nazionale Sostenibile Architettura
Per firmare: appello.scienziati.governo.10.idee@gmail.com

CRISI ECOLOGICA ED ETICA AMBIENTALE. LA TERRA COME CASA COMUNE

Marco Ventura

Il nostro pianeta non sta mai fermo. Si muove la crosta terrestre e ciò che sta sotto, ruota la terra sul suo asse e intorno al sole. In superficie, tutto è movimento: materia, esseri, organismi, sistemi interagiscono tra loro e dipendono gli uni dagli altri. Per millenni l’uomo ha lottato con la terra. Si è sentito fragile di fronte alla forza della natura, debole davanti alla sua potenza, piccolo in confronto alla sua immensità. Oggi l’uomo vede le cose diversamente: può solcare lo spazio e osservare un minuscolo pianeta azzurro; può abusare della propria potenza tecnologica e scoprire la fragilità della terra.

Anche la religione non sta mai ferma. Gli dei cambiano nome e aspetto, mutano i riti e i precetti: si trasforma il modo di pensare il divino. Il movimento della terra e il movimento della religione si intersecano; l’orbita dell’una e dell’altra si influenzano. C’è la religione dell’uomo debole e piccolo davanti alla terra forte e grande; c’è la religione che ha spinto l’uomo ad addomesticare gli animali, a dominare la materia e spedire macchine su Marte. E c’è la religione del riscaldamento globale, della desertificazione, dello scioglimento dei ghiacci e delle inondazioni, della minaccia alla biodiversità, dell’emergenza geologica; la religione di un uomo che avverte la precarietà del suo pianeta.

Davanti alla crisi ambientale, leader religiosi, teologi e comunità mutano orientamento. Ripensano testi sacri e tradizioni. Oltre alla religione bianca — splendore, purezza, razza, vita e morte —, oltre alla religione rossa — uomo, carne e sangue —, c’è ormai la religione verde. Sono tre i passi verso un nuovo equilibrio tra terra, uomo e Dio.

Il primo passo riguarda il pianeta. La terra non è oggetto di dominio, da spacchettare e utilizzare; è soggetto, sistema, unità organica di parti. Il secondo passo riguarda il nostro posto sulla terra: l’uomo non è esterno a essa, ma è parte del sistema, organismo partecipe di un organismo più grande. Il terzo passo riguarda la specificità dell’uomo sulla terra. Egli ha un ruolo specifico e distinto e alla sua distinzione corrisponde una responsabilità.

I tre autori di questo volume si misurano con i punti di contatto tra l’orbita della religione e l’orbita del pianeta; con il cambiamento simultaneo e interconnesso della terra e della fede. Essi si misurano dunque con i tre passi verso un nuovo equilibrio: il passo verso il sistema terra; il passo verso l’uomo parte integrante del sistema terra; il passo verso l’uomo responsabile per il sistema terra.

Jürgen Moltmann è da molti anni impegnato nella fondazione di una «ecoteologia» che superi i limiti dell’antropocentrismo cristiano e moderno, che non si occupi soltanto di temi ecologici, ma rinnovi la teologia nella sua interezza. Se la terra è un organismo, un sistema, un «essere creativo», l’uomo non può più essere il sovrano per mandato divino, ma è il «membro dipendente della comunità terrestre». I diritti dell’uomo sono davvero universali perché non si fondano più sulla dignità dell’uomo, ma «sulla dignità di tutte le creature».

Piero Stefani spinge l’indagine sull’«essere concreature» di Moltmann nelle profondità del testo sacro: se non ci fossero le altre creature, non ci saremmo neppure noi; e tuttavia nella dimensione globale della biosfera «non si dà reciprocità». In definitiva, «il senso di comune interdipendenza è espressione di una coscienza propriamente umana».
L’uomo è specifico, dunque. Secondo Stefani, la specificità è duplice: le creature umane affermano la loro specificità da un lato «quando esercitano la loro responsabilità nei confronti degli altri esseri» e dall’altro «quando danno corpo alla capacità di formulare domande incentrate sulla vita». Quanto alla qualità di tale distinzione dell’uomo, tuttavia, è molto più difficile esprimersi: in proposito Stefani ritiene che «soltanto Dio» sappia per davvero «dove situare la differenza qualitativa tra l’umano e il resto dei viventi». Un punto fermo è la capacità dell’uomo di innalzare un inno di lode universale e di celebrare così il Creatore, «origine comune di tutti gli esseri». In tale gesto si esercita la capacità tipicamente umana di «dar voce alle altre creature». La lode riconosce allora il ruolo dell’uomo come vicario di Dio in terra e si trasforma di conseguenza in dovere, in responsabilità; comprendiamo così, con le parole di Stefani, che «siamo incaricati di governare il creato».

Il Laudato si’ di Francesco d’Assisi risuona nell’invito di Papa Francesco a una «conversione ecologica» fondata — spiega Stefani — su «una triplice relazione rispetto a Dio, al prossimo e alla terra». Il legame universale tra tutte le creature prospetta un nesso cosmico tra fratellanza e sororità: frate Sole è anche Signore; la terra è madre e sorella. «L’universo intero», commenta Stefani, «si presenta come un grande convento maschile e femminile». Ritorna il pensiero di Moltmann: la centralità della speranza in una creazione che, come scrive Paolo nella Lettera ai Romani, nella traduzione di Stefani «tutta congeme e consoffre» e attende con l’uomo la redenzione del corpo.

Per il teologo Paolo Trianni l’incontro odierno tra l’orbita della terra e l’orbita della religione domanda una rifondazione della teologia della creazione. È richiesta ai teologi la «capacità di spiegare» sempre meglio «il mistero del mondo», ovvero il suo consistere non in una «oggettività», ma in una «realtà viva che interseca la soggettività umana». Lo sforzo coincide con la proposta di una teologia cattolica della ecologia e di una spiritualità ecologica che ha trovato pieno riconoscimento nell’enciclica Laudato si’ di Francesco. Sui confini di tale proposta si dibatte. Trianni muove dalle conquiste della teologia degli animali e dall’affacciarsi del vegetarianesimo come tema teologico per porre le basi di una legittimazione teologica della scelta vegetariana. Il teologo ammette, in proposito, che nonostante lo sforzo di vari autori, «una teologia del vegetarianesimo rimane complicata», in particolare a causa degli scarsi fondamenti biblici. Egli tuttavia ritiene che un «vegetarianesimo cristiano» sia non soltanto possibile, ma anche necessario per la salvezza del pianeta; solo una teologia del vegetarianesimo, a suo avviso, è capace di «innescare abitudini virtuose che avranno effetti positivi sull’ecosistema». Ad alcune fondamentali trasformazioni teologiche, come quella che comporta un ripensamento della creazione, si accompagna la nascita di teorie specifiche, tra cui la teologia del vegetarianesimo. In entrambi i casi, il dibattito è aperto: tra teologi e credenti, tra gli scienziati, nella società.
Si incontrano in queste pagine un autore anziano, un autore di mezza età e un giovane autore: sono diverse le generazioni convocate a raccontare le orbite del pianeta e della fede e a cogliere il significato delle loro convergenze, divergenze, incroci. La terra casa comune si costruisce nel tempo: ciò vale per tutte le creature; ciò vale anche e soprattutto per i credenti e per le teologie.

Dalla Introduzione al libro La terra come casa comune. Crisi ecologica ed etica ambientale (Bologna, Edizioni Dehoniane, pagine 64, euro 6,90).

Santo Giunta

RICERCATORE (ICAR/14)

Architettura

L’Osservatorio permanente di Adi (l’associazione per il disegno industriale) ha selezionato per Index 2018 la ricerca teorica dell’architetto palermitano Santo Giunta dal titolo: “Carlo Scarpa. Una (curiosa) lama di luce, un gonfalone d’oro …” con la postfazione di Giampiero Bosoni.

Index 2018 è la selezione di 172 candidati (su 746), divisi in dodici categorie, per l’edizione del Compasso d’oro 2020.

La selezione Adi design index 2018 dopo Milano è allestita all’Acquario romano – Casa dell’Architettura di Roma. Qui, l’apertura è prevista fino a mercoledì 5 novembre dalle 10 alle 18.

Il premio Compasso d’Oro – si legge sul sito dell’Adi –  viene assegnato sulla base di una preselezione effettuata dall’Osservatorio permanente del Design costituito da una una commissione di esperti, designer, critici, storici, giornalisti specializzati, soci dell’Adi o esterni a essa, impegnati tutti con continuità nel raccogliere, anno dopo anno, informazioni e nel valutare e selezionare i migliori prodotti i quali vengono poi pubblicati negli annuari Adi Design Index”,

PER UNA RICONCILIAZIONE DELL’UOMO CON SE STESSO E CON LA TERRA CHE ABITA

  • LUCIA CAPUZZI

«La sfida urgente di proteggere la nostra casa comune comprende la preoccupazione di unire tutta la famiglia umana nella ricerca di uno sviluppo sostenibile e integrale, poiché sappiamo che le cose possono cambiare. Il Creatore non ci abbandona, non fa mai marcia indietro nel suo progetto d’amore, non si pente di averci creato. L’umanità ha ancora la capacità di collaborare per costruire la nostra casa comune». Era il 24 maggio 2015 quando papa Francesco rivolse il suo profetico appello a ogni uomo e donna di buona volontà affinché si prendesse cura della terra, madre e sorella violata, con l’enciclica Laudato si’. «La violenza che c’è nel cuore umano ferito dal peccato si manifesta anche nei sintomi di malattia che avvertiamo nel suolo, nell’acqua, nell’aria e negli esseri viventi. Per questo, fra i poveri più abbandonati e maltrattati, c’è la nostra oppressa e devastata terra, che “geme e soffre le doglie del parto”».

A quasi cinque anni di distanza, queste parole risuonano, nel mondo dilaniato dalla pandemia, con una forza dirompente. Produce un’insolita vertigine rileggere la Laudato si’ ai tempi del Covid–19. Il virus ingoia, a ritmo dirompente, vite umane, risorse economiche, certezze. Dopo aver sferzato la Cina e la Corea del Sud, esso ha colpito al cuore l’Occidente, travolgendo l’Europa e gli Stati Uniti come un’onda inarrestabile. «Davanti alla pandemia, il titanismo della nostra cultura è costretto a imparare la lezione dell’essere in balia», si legge in Niente di questo mondo ci risulta indifferente (Interno4) che oggi esce in ebook e il 28 maggio sarà sugli scaffali delle librerie. Il libro, curato da Daniela Padoan, nasce da un progetto dell’Associazione Laudato si’ (i cui soci fondatori, oltre a Padoan, sono: Mario Agostinelli, Virginio Colmegna, Oreste Magni, Antonio Soffientini, Guido Viale, Emilio Molinari, Paola Regina, Simona Sambati, Emanuela Vicentini). Un’alleanza per il clima, la terra e la giustizia sociale, che, al termine di un’intensa giornata di dibattito nel gennaio 2019, ha deciso di prendere a riferimento l’Enciclica come «un ponte, un territorio condiviso da cui partire per rimarginare frammentazioni e generare nuove fondamenta per un cambiamento radicale». E, confrontandosi con le sue parole, aprire un percorso di approfondimento e riflessione.

«Con questo libro, ci proponiamo di fornire un contributo di base all’elaborazione e all’attuazione di un programma ispirato all’ecologia integrale: un laboratorio quanto più organico di idee ed esperienze capaci di gettare luce l’una sull’altra e di indicare percorsi condivisi di esistenza e resistenza ». Anche lo stile e la composizione del libro, un’opera collettiva, non solo il contenuto, è ispirato alla logica circolare della Laudato si’, secondo cui tutto è collegato. Da qui la scelta degli autori di «superare le specializzazioni imposte da un’idea parcellizzata di mondo». I diciotto capitoli in cui si snoda il saggio abbracciano il poliedro del reale in tutte le sue sfaccettature, dal clima alla migrazione, dalla finanziarizzazione dell’economia ai conflitti, dalla tutela dei diritti femminili a quella della salute, alla formazione al lavoro. Prima che le sue pagine fossero pubblicate, però, il Covid ha fatto irruzione nel pianeta. «Gli stessi concetti, le stesse parole a cui abbiamo fatto ricorso hanno assunto risonanze diverse, come oggetti travolti da un’alluvione o da un terremoto, bisognosi di essere ripuliti e indagati con occhi nuovi. Ogni affermazione, ogni convinzione si confronta ora con una distesa di morti».

A che cosa vale un libro, sono stati obbligati a domandarsi gli autori, nello sconvolgimento delle esistenze, nella perdita dei punti fermi, nell’incertezza del futuro? «Man mano che i contorni e le implicazioni del contagio si vanno precisando, vediamo però come intimamente la pandemia sia legata alle argomentazioni che ci hanno fin qui sorretto, e quanto ne sia, in qualche modo, una figurazione», è stata la risposta unanime. Sia le cause (l’incremento delle zoonosi ovvero la fuoriuscita di un virus dal suo habitat naturale) sia l’impatto della pandemia sottolineano e acuiscono le fragilità del paradigma tecnocratico descritto con lucida analisi dal Papa nell’Enciclica. Nell’ansia di ridurre l’oggetto esterno alle sue caratteristiche misurabili, il soggetto finisce per concepire la natura e non solo come totalmente disponibile alla sua manipolazione. «Ciò che interessa è estrarre tutto quanto è possibile dalle cose attraverso l’imposizione della mano umana, che tende a ignorare o a dimenticare la realtà stessa di ciò che ha dinanzi. Per questo l’essere umano e le cose hanno cessato di darsi amichevolmente la mano, diventando invece dei contendenti », scrive Bergoglio. La pandemia è la cartina di tornasole della fragilità del sistema. Un impalpabile virus è riuscito a far tremare i grandi del Nord del mondo come i dimenticati del Sud. Di colpo, il suo attacco ha messo in crisi «una proterva presunzione di immunità al cospetto dei “dannati della terra”, oltre che un modello economico e finanziario basato sulla predazione delle risorse e sull’immaterialità delle esistenze, un mondo organizzato su disuguaglianze e schiavitù invisibili e normalizzate, e il frenetico reticolo di spostamenti di esseri umani e merci che chiamiamo globalizzazione».

Ma Niente di questo mondo ci risulta indifferente non è un j’accuse sterile e quanto mai facile in questo momento di dolore globale. Le sue pagine traboccano di speranza, di fede nell’essere umano e nella sua infinita creatività per reinventarsi. E, anche in questo, si può notare l’ispirazione della Laudato si’. «Se l’emergenza ci ha mostrato che le nostre esistenze, le nostre abitudini, i nostri automatismi più consolidati sono soggetti a cambiare radicalmente nel volgere di pochi giorni, possiamo pensare che non sia solo nel peggio. La trasmissione della cultura è come un’epidemia, dove l’avvento di un contenuto nuovo mette in moto meccanismi davanti ai quali una società, proprio come un organismo, può reagire respingendo o accogliendo ciò che può apportarle importanti modifiche. Questa crisi potrebbe essere l’inizio di una riconciliazione degli esseri umani con il vivente, del lavoro con l’ambiente, del consumo con la pietà, del desiderio con il senso del limite».

in Avvenire, 16 maggio 2020